"Il mondo non ci è stato lasciato dai nostri padri, ma ci è dato in prestito dai nostri figli" - Proverbio africano

venerdì 19 aprile 2013

#Mobilitànuova - Rete Mobilità Nuova

Cos'è

Una rete che vuole unire pedoni, pedali pendolari per modificare il modello di mobilità vigente spostando le risorse pubbliche laddove si spostano le persone.

Perché

L’Italia ha ipotecato il futuro delle opere pubbliche e della mobilità approvando progetti per nuove autostrade e nuove linee ad alta velocità ferroviaria che costeranno complessivamente oltre 130 miliardi di euro. Questo investimento andrà a soddisfare la domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri) ma impegnerà ben il 75% dei fondi pubblici destinati alle infrastrutture del settore, mentre all’insieme degli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo (dove si muove il 97,2% della popolazione) lo Stato destina solo il 25% delle risorse, puntando spesso e ancora una volta su nuove strade, tangenziali e circonvallazioni piuttosto che sul trasporto collettivo o su quello non motorizzato.
La necessità è quindi quella di riorientare le risorse pubbliche concentrando la spesa laddove si concentra la domanda di mobilità e nello stesso tempo di avviare un radicale ripensamento del settore dei trasporti, sostenendo, attraverso scelte strategiche, le persone che quotidianamente si muovono usando i treni locali, i bus, i tram e le metropolitane, la bici e le proprie gambe e dando l’opportunità a chi usa l’automobile di scegliere un’alternativa più efficiente, più sicura, più economica.
Obiettivi
La rete si propone di avviare una trasformazione e una rigenerazione della società che punta a un deciso ridimensionamento del binomio auto+altavelocità
La proposta della rete è quella di una mobilità nuova che ruota attorno a quattro perni – l’uso delle gambe; l’uso delle bici; l’uso del trasporto pubblico locale e della rete ferroviaria; l’uso occasionale dell’auto privata (sostituita in tutti i casi in cui è possibile da car sharing, car pooling, taxi) – modifica lo spazio pubblico e la sua destinazione d’uso, rafforza i legami comunitari tra le persone e tra le persone e il luogo dove vivono, studiano e lavorano, stimola un’economia agroalimentare basata sul km0, crea lavoro stabile, contribuisce a far crescere la percezione di sicurezza attraverso strade e piazze più vissute e frequentate. In altre parole rende le città e il territorio più bello e migliora la qualità della vita.
Come
Per sabato 4 maggio a Milano la rete ha organizzato una manifestazione per imporre ai decisori politici una rivoluzione della mobilità che parta proprio da un riequilibrio delle scelte politiche e delle risorse pubbliche destinate al settore dei trasporti, dando insieme visibilità e sostegno alle vertenze nazionali e locali contro quelle opere pubbliche stradali, autostradali e ferroviarie inutili e dannose per il Paese.
La manifestazione si svolgerà sabato 4 maggio alle ore 14:30 da Piazza Duca D'Aosta (Stazione Centrale, Milano)
Mentre a partire dal 4 maggio lancerà una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare (obiettivo un milione di adesioni) che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato.

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