"Il mondo non ci è stato lasciato dai nostri padri, ma ci è dato in prestito dai nostri figli" - Proverbio africano
venerdì 31 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
Mappa rimozioni bici a Firenze
FIAB FirenzeInBici sta mettendo a punto una mappa per segnalare le rimozioni di bici a Firenze.
L'elenco NON pretende di essere esaustivo! L'associazione riceve spesso dal Comune di Firenze gli avvisi delle future rimozioni di biciclette per cantieri, eventi, spostamenti rastrelliere, pulizie straordinarie, etc. Tuttavia, non è assolutamente detto che ci siano comunicate tutte le rimozioni (o che siamo sufficientemente tempestivi dal caricarle sulla cartina). Per cui... occhio ai cartelli!
Questo servizio è in fase sperimentale. In futuro sono previsti ampliamenti, tra cui la possibilità per gli utenti del sito di inviare le proprie segnalazioni.
Questo servizio è in fase sperimentale. In futuro sono previsti ampliamenti, tra cui la possibilità per gli utenti del sito di inviare le proprie segnalazioni.
Potete trovare la mappa qui.
Io pedalo e tu?
Volete 5 buoni motivi per pedalare? Bene Decathlon vi dà una mano, guardate un po' qui:
martedì 28 maggio 2013
Lost in Oltrarno
Seconda edizione delle "Pedalate di Notte" organizzate da Pedala Firenze.
La pedalata notturna si svolgerà venerdì 31 maggio, ritrovo ore 20:30 (partenza alle ore 21 dopo l'aperitivo) al Circolo Aurora, Torrino delle Mura di Piazza Tasso, Firenze.
Come si intuisce dal titolo del posto la pedalata si svolgerà per le strade dell'Oltrano per scoprirne le vie e le storie.
È una passeggiata gratuita e aperta a tutti, e puoi venire con qualsiasi tipo di bici
Questo l'itinerario previsto
Qui l'evento su facebook: https://www.facebook.com/events/200803300069017/
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lunedì 27 maggio 2013
Breve pedalata in Amazzonia
Questo fine settimana sono stata in Amazzonia e con molto piacere ho usato la bici dopo un bel po' di tempo, circa 5 mesi.
Che dire, bellissimo! Finalmente quella sensazione di libertà che solo la bici ti può dare :) e poi il paesaggio intorno favoloso e unico!
Peccato che sia durato poco il giro, circa una ventina di minuti, però meglio che niente... adesso sto pianificando un altro (forse due) giretto, speriamo di riuscire a farli perché qui il tempo è sempre meno...
Vi lascio con due foto della pedalata.
martedì 21 maggio 2013
Firenze in quattro stagioni
Oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto qualche anno fa e che ho trovato veramente carino. Il libro è scritto da Paola Zannoner e si intitola "Firenze in quattro stagioni" (edito da Ediciclo).
Il libro altro non è che un racconto di Firenze vista da una prospettiva diversa, per tanti anche insolita, quella della bici. Gli "itinerari" proposti sono appunto suddivisi nelle 4 e ci portano a scoprire una Firenze diversa fatta di storie e curiosità molto spesso sconosciute anche ai fiorentini doc. Ovviamente il libro ci porta in angoli della città sconosciuti ai più ma comunque pieni di fascino.
Vi ritroverete quindi a percorre con la scrittrice Via Tornabuoni e Via Calzaioli, Piazza Duomo, Piazza della Signoria e molti altri luoghi del centro storico ma anche luoghi fuori dal centro spesso non battuti dalle "rotte" turistiche classiche ma non per questo meno affascinanti.
Che dire a me è piaciuto moltissimo come ho già detto. Unica avvertenza: fa venire voglia di inforcare la bici mentre si legge! ;)
lunedì 20 maggio 2013
Bike Pride 2013
Domenica 26 maggio ritorna l'appuntamento con il Bike Pride. Il ritrovo è fissato alle 15 a Torino al Parco del Valentino, Viale Virgilio.
Questo il percorso:
Quest'anno tra l'altro le strade saranno chiuse al traffico per cui non ci saranno problemi di "convivenza" con i mezzi a motore.
Ma cos'è il Bike Pride?
Il Bike Pride è una parata festosa in bicicletta a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile che da quattro anni si pone l'obiettivo di sensibilizzare amministrazione e cittadini verso i temi del rispetto dell'ambiente, della sicurezza stradale e più in generale della "qualità della vita" in ambito urbano.
Quindi domenica pronti a scampanellare!
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sabato 18 maggio 2013
Bici pieghevoli e treni
Per chi non lo sapesse le bici pieghevoli viaggiano gratis su tutti i treni e ora non importa nemmeno più metterle nell'apposita sacca.
Vi auguro buone pedalate!
venerdì 17 maggio 2013
Firenze e i Mondiali di Ciclismo
Come volti di voi sapranno dal 22 al 29 settembre di quest'anno ci saranno i Mondiali di Ciclismo in Toscana e quindi anche a Firenze.
Ecco, i primi effetti di questo grande evento, pianificato almeno a Firenze in un modo che sembra abbastanza disastroso (si parla di chiudere le scuole per tutta la settimana perché sicuramente ci sarà il delirio per le strade viste le molte chiusure e il fatto che il Comune non sta nemmeno lontanamente pensando a creare percorsi alternativi per facilitare gli spostamenti in bici e disincentivare quindi l'uso dell'auto...), si iniziano a far sentire.
I lavori per risistemare le strade infatti stanno partendo proprio in questo periodo con conseguenti disagi per chi si sposta con i mezzi a motore ma anche ripercussioni per chi si sposta in bici visto lo spostamento delle rastrelliere previsto.
Vi informo che dal giorno 20 Maggio si procederà con i lavori sulle strade del lotto "C" zona Campo di Marte che dureranno fino al 3 Giugno, condizioni meteo permettendo, le strade interessate dai lavori sono: via Campo d'Arrigo,via R. Pilo, viale De Amicis, fino intersezione con Verga; via D'Annunzio fino a Rondinella, via Rondinella, via Martini, via A. Novelli, via Lungo l'Affrico, via Aretina, da piazza Alberti fino a via Ripa, via Ripa, via Rocca Tedalda, via Bellariva, via Lanza, via Campofiore, via Piagentina, Lungarno del Tempio. I lavori consistono principalmente nel rifacimento del manto stradale con rimozione temporanea di tutte le eventuali rastrelliere presenti. Quindi se per caso passate di qui e avete la bici parcheggiata in zona, ricordatevi che dal 20 maggio rischiate di non trovarla più!
Chiudo solo dicendo che non oso immaginare il caos che regnerà in quei giorni... meno male io mi sposto in bici!!!
Chiudo solo dicendo che non oso immaginare il caos che regnerà in quei giorni... meno male io mi sposto in bici!!!
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Piccolo ripasso del codice della strada
Un piccolo ripasso del codice della strada non fa mai male quindi eccovi qualche piccola regoletta che andrebbe rispettata.
- La bici può essere parcheggiata sul marciapiede ovviamente la bici non deve essere d'intralcio ai pedoni ma soprattutto ai disabili;
- Come tutti ben sanno i ciclisti devono procedere su un'unica fila nei casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano. Non si può mai andare affiancati in più di 2 e fuori dai centri abitati si deve sempre procedere su unica fila a meno che uno dei due ciclisti non abbia meno di 10 anni;
- Ovviamente si deve avere libero uso delle braccia e delle mani e tenere il manubrio con almeno una mano, essere in grado di vedere liberamente davanti a sé e ai due lati;
- non si possono trainare veicoli, con l'eccezione dei casi consentiti dalla normativa, condurre animali o frasi trainare;
- Quando si conduce il veicolo a mano si è assimilati ai pedoni con tutti i loro diritti e doveri;
- Si possono trasportare bimbi fino a 8 anni;
- Si deve transitare sulle piste ciclabili quando ci sono;
- Fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba e quando si passa in una galleria si deve indossare il giubbino riflettente;
- Si può circolare nelle aree pedonali in entrambi i sensi di marcia.
Ecco queste sono le regole base, ora speriamo che anche gli automobilisti/motociclisti/scooteristi facciano un piccolo ripassino...
mercoledì 15 maggio 2013
Le piste ciclabili fanno bene (anche) ai negozi
Pare proprio che una rete efficiente di piste ciclabili faccia bene anche ai negozi. Infatti, secondo uno studio del Dipartimento dei Trasporti di New York il giro d'affari dei negozi cresce del 49% se sono posti in prossimità di piste ciclabili.
Forse qualcuno dovrebbe far leggere attentamente questo studio a tutti i negozianti che a Firenze, ma probabilmente in tutta Italia, ancora continuano a non volere le piste ciclabili davanti al proprio negozio...
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martedì 14 maggio 2013
Come si ruba una bici...
Chi non ha mai subito il furto di una bici? Tantissimi almeno una volta nella vita, purtroppo, subiscono il furto del loro amato mezzo a due ruote. Ma oggi ci viene in aiuto un ladro di bici che ci spiega come fare a rubarne una, e di conseguenza come fare per rendere la cosa più difficile.
Vi riporto quindi l'intervista pubblicata da Wired un bel po' di tempo fa, ma secondo me sempre attuale e utile (è lunghina per cui mettetevi comodi)
Come si ruba una bici?
“Dipende da come è legata. Una prima differenza si vede subito se c'è la catena o il bloster (il lucchetto a U). Se la bici è legata con un bloster è più difficile da aprire. Una sezione d'acciaio più grossa della catena, e tagliarla è fatica. Posso dire che il nemico numero uno per me è il Criptonite newyorker, costa parecchio ma ha una sezione d'acciaio di 18 mm; pesa tanto, ma è quasi impossibile aprirlo. Si può fare tutto, intendiamoci, ma in questo caso secondo me solo usando una trancia pneumatica”.
Cosa si usa per aprire una catena o un bloster?
“Una volta si usava l'azoto liquido. Porta a bassissima temperatura il lucchetto, e quando è ghiaccio – dopo pochi secondi - si frantuma con una botta. Però si trova difficilmente e se ti va sulle mani ti si staccano le dita. Io uso soprattutto il tronchese taglia-bulloni o il seghetto. Il primo devi saperlo usare, bisogna esercitare molta forza, in genere si appoggia uno dei due manici per terra e poi spingi con tutto il corpo sull'altro. Un secondo e apri tutto. Si usa per le catene e i bloster piccoli. Altrimenti c'è il crick delle macchine, che spacca il bloster dilatandolo. Anche con il crick servono non più di due minuti. Il seghetto al carbonio, con l'archetto, lo uso per tagliare i bloster, ma serve di più, circa 10 minuti, quindi si fa solo se la bici è abbastanza appartata”.
Tornando a come è legata una bici, cos'altro c'è da dire?
“Beh, se la catena è in alto è difficile utilizzare il tronchese, che come ho detto va appoggiato a terra. Il bloster lo si può legare ovunque, e più è corto, più è difficile tagliarlo. Per le moto e gli scooter la catena è del tutto inutile. Bisogna mettere come minimo un blocca-disco, quelli che si mettono sul freno a disco e non si riesce ad afferrarli e quindi a tagliarli, e allora l'unico modo per rubare è sollevare e mettere la moto su un camion. Ecco diciamo che la catena può servire in aggiunta al blocca -disco, legando il mezzo a un palo, quindi per evitare che te lo carichino su un camion”.
Qual è quindi la soluzione più sicura?
“Per una bici direi un bloster, il più corto possibile, legato a un palo, e con l'aggiunta del cavo che attraversa le ruote o la sella. Ottimo il KryptoFlex. Lo passi nelle ruote e poi leghi il cavo al bloster e il bloster al palo. A proposito di pali: è bene stare attenti che quello scelto sia solido. Spesso facciamo prima a tagliare il palo che non il lucchetto, perché magari è debole o traballante”.
“Dipende da come è legata. Una prima differenza si vede subito se c'è la catena o il bloster (il lucchetto a U). Se la bici è legata con un bloster è più difficile da aprire. Una sezione d'acciaio più grossa della catena, e tagliarla è fatica. Posso dire che il nemico numero uno per me è il Criptonite newyorker, costa parecchio ma ha una sezione d'acciaio di 18 mm; pesa tanto, ma è quasi impossibile aprirlo. Si può fare tutto, intendiamoci, ma in questo caso secondo me solo usando una trancia pneumatica”.
Cosa si usa per aprire una catena o un bloster?
“Una volta si usava l'azoto liquido. Porta a bassissima temperatura il lucchetto, e quando è ghiaccio – dopo pochi secondi - si frantuma con una botta. Però si trova difficilmente e se ti va sulle mani ti si staccano le dita. Io uso soprattutto il tronchese taglia-bulloni o il seghetto. Il primo devi saperlo usare, bisogna esercitare molta forza, in genere si appoggia uno dei due manici per terra e poi spingi con tutto il corpo sull'altro. Un secondo e apri tutto. Si usa per le catene e i bloster piccoli. Altrimenti c'è il crick delle macchine, che spacca il bloster dilatandolo. Anche con il crick servono non più di due minuti. Il seghetto al carbonio, con l'archetto, lo uso per tagliare i bloster, ma serve di più, circa 10 minuti, quindi si fa solo se la bici è abbastanza appartata”.
Tornando a come è legata una bici, cos'altro c'è da dire?
“Beh, se la catena è in alto è difficile utilizzare il tronchese, che come ho detto va appoggiato a terra. Il bloster lo si può legare ovunque, e più è corto, più è difficile tagliarlo. Per le moto e gli scooter la catena è del tutto inutile. Bisogna mettere come minimo un blocca-disco, quelli che si mettono sul freno a disco e non si riesce ad afferrarli e quindi a tagliarli, e allora l'unico modo per rubare è sollevare e mettere la moto su un camion. Ecco diciamo che la catena può servire in aggiunta al blocca -disco, legando il mezzo a un palo, quindi per evitare che te lo carichino su un camion”.
Qual è quindi la soluzione più sicura?
“Per una bici direi un bloster, il più corto possibile, legato a un palo, e con l'aggiunta del cavo che attraversa le ruote o la sella. Ottimo il KryptoFlex. Lo passi nelle ruote e poi leghi il cavo al bloster e il bloster al palo. A proposito di pali: è bene stare attenti che quello scelto sia solido. Spesso facciamo prima a tagliare il palo che non il lucchetto, perché magari è debole o traballante”.
Rubi di notte o di giorno?
“In genere si ruba di notte nelle zone meno frequentate, ma capita di rubare in pieno giorno e a volte è anche più facile. Una volta stavo aprendo una catena, in centro, e mi si è avvicinato un vigile. Mi ha chiesto 'Cosa stai facendo?'. E io: 'Ho perso le chiavi e cerco di recuperare la mia bici'. Lui mi guarda e mi fa: 'Posso aiutarti?'. Comunque per rubare di giorno devi essere bravo piuttosto ad aprire i lucchetti. Per fare in un lampo” .
Aprire i lucchetti? Come si fa?
“I lucchetti a u classici li apri con una falsa chiave o un semplice cacciavite. Lo metti dentro la serratura: martelli, giri e si apre”.
Rubi in periferia o in centro?
“Indifferente. Tanto guarda, se ti vedono rubare di notte nessuno ti dice niente, non mi guardano neppure in faccia. Una volta ho aperto una catena multifilo – formata da tanti fili d'acciaio intrecciati - che è difficile da aprire con un tronchese taglia-bulloni ma con tronchesino da 5 euro ci vogliono 3 minuti, perché tagli un filo alla volta. Mentre lo stavo facendo mi è passato accanto un ragazzo, ma non ha alzato lo sguardo da terra”.
Ha fatto bene?
“Mah, in generale secondo me quando si vedono furti o borseggi non ha senso intervenire, meglio piuttosto chiamare la polizia o cercare di fare rumore e richiamare l'attenzione della gente”.
Le bici “brutte” sono al riparo dai furti?
“In genere sì, si rubano le 'medie', le classiche city bike, e le 'belle', che oggi sono quelle a scatto fisso”.
Quanto rende una “media” e una “bella”
“Una city normale ti rende 50 euro mediamente. Il prezzo si fissa magari su 70, 80, e poi dipende da come sei bravo a contrattare. Al mercato di Senigallia, appena fuori, si vendono bici rubate, in Bovisa o Bonola. Anche alcuni negozi rivendono le bici rubate, in zona Navigli ad esempio ce ne sono un paio. Una scatto fisso la rivendi a 300, quando il suo valore è intorno ai 700. Ma queste non le trovi nei negozi, sono troppo facili da individuare, ma ai mercati sì” .
Quante bici rubi?
“Mah, io rubo di tanto in tanto. Ci sono quelli che lo fanno proprio di mestiere e ne rubano una, due al giorno”.
Esiste un racket delle bici?
"Ci sono zone controllate dove puoi andare o no a vendere, ma è un mercato abbastanza libero, almeno a Milano".
E qual è l'identikit del ladro?
“Quello di uno che tira a campare, non è che si guadagnano tanti soldi. Sono principalmente extracomunitari, arabi, africani. Ai Rom e sudamericani non interessa”.
Da ottobre 2011 a oggi la polizia municipale di Milano ha sequestrato nei mercatini 136 biciclette e ne ha riconsegnate ai legittimi proprietari solo 30. Eppure solo i furti denunciati sono un paio al giorno. Secondo te perché non ne sequestrano di più?
“Secondo me per attirare l'attenzione su questo tema bisogna rubare la bici di un politico. I vigili non sono attivi perché non hanno mezzi e non possono dimostrare nulla. Alla fiera di Senigallia ogni sabato c'è gente che vende bici sempre diverse e lì davanti ci sono i vigili”.
Perché non rompono almeno un po' le scatole, che ne so, chiedendo i documenti?
“Probabilmente non sono interessati perché il giro di denaro è limitato. E poi i ladri sono 50 e tu uno, magari hanno anche paura”.
L'assessore milanese Pierfrancesco Maran ha proposto un registro nazionale, un modo unico per i produttori di registrare le bici con un codice, per poi legare quel codice a un proprietario. L'obiettivo è anche svuotare i depositi di bici rubate, accatastate lì e impossibili da restituire ai legittimi proprietari. Secondo te funzionerebbe?
“Guarda che a Milano due anni fa hanno lanciato il chip, che era un'idea intelligente, da inserire nel tubo verticale sotto il sellino. Solo che poi non hanno mai distribuito i lettori del chip, che servono per leggere appunto chi è il proprietario una volta che si trova la bici rubata. Mi sembra che in tutta Milano ce ne sono 2 e oltretutto i vigili non sanno usarli. Questo per dire che non credo sarà mai organizzato un registro nazionale. Costerebbe anche troppo”.
Invece cosa funzionerebbe?
“Il chip, come ho detto. Ma bisogna anche fornire i poliziotti di lettore e fare una campagna che spieghi ai ciclisti come funziona, ovvero 5 minuti di tempo per istallarlo e 5 euro si spesa. La polizia potrebbe bloccare il mercato almeno dove è più evidente, cioè nei mercatini. Adesso, anche se le sequestrano, non riescono a riconsegnarle, perché il proprietario non è identificabile. Il chip sarebbe molto meglio di un numero seriale da punzonare alle bici, perché è retroattivo, si mette dentro il tubo di tutte le bici, anche quelle vecchie. Punzonare un telaio poi costa caro, e rischi di storcere i tubi o di far saltare la vernice, e la bici si arrugginisce. Il chip è più facile, non serve neppure un registro, perché vai con il lettore e compare il nome del proprietario. C'è poi una password per riprogrammare se il mezzo cambia proprietario”.
Hai qualche altro consiglio per la sicurezza dei ciclisti?
“Legate le vostre bici sempre vicino a dove andate, se vi spostate portatela con voi e parcheggiate in modo da averla sott'occhio. In generale, ovviamente, legatela in posti illuminati, visibili e trafficati, in modo da rendere più visibile anche il ladro. Per lo stesso principio, cercate di legarla in modo eccentrico: appesa a un palo o a una ringhiera, a testa in giù, sollevata da terra. Se nel tuo gruppo ci sono altri ciclisti, legate una bici al palo e le altre tra loro. Catene e bloster devono essere il più corti possibile, ma comunque devono arrivare ad agganciare anche il palo. Legate sempre il telaio e la ruota anteriore (la più facile da portare via) e poi accendete un cero alla madonna”.
Perché non rompono almeno un po' le scatole, che ne so, chiedendo i documenti?
“Probabilmente non sono interessati perché il giro di denaro è limitato. E poi i ladri sono 50 e tu uno, magari hanno anche paura”.
L'assessore milanese Pierfrancesco Maran ha proposto un registro nazionale, un modo unico per i produttori di registrare le bici con un codice, per poi legare quel codice a un proprietario. L'obiettivo è anche svuotare i depositi di bici rubate, accatastate lì e impossibili da restituire ai legittimi proprietari. Secondo te funzionerebbe?
“Guarda che a Milano due anni fa hanno lanciato il chip, che era un'idea intelligente, da inserire nel tubo verticale sotto il sellino. Solo che poi non hanno mai distribuito i lettori del chip, che servono per leggere appunto chi è il proprietario una volta che si trova la bici rubata. Mi sembra che in tutta Milano ce ne sono 2 e oltretutto i vigili non sanno usarli. Questo per dire che non credo sarà mai organizzato un registro nazionale. Costerebbe anche troppo”.
Invece cosa funzionerebbe?
“Il chip, come ho detto. Ma bisogna anche fornire i poliziotti di lettore e fare una campagna che spieghi ai ciclisti come funziona, ovvero 5 minuti di tempo per istallarlo e 5 euro si spesa. La polizia potrebbe bloccare il mercato almeno dove è più evidente, cioè nei mercatini. Adesso, anche se le sequestrano, non riescono a riconsegnarle, perché il proprietario non è identificabile. Il chip sarebbe molto meglio di un numero seriale da punzonare alle bici, perché è retroattivo, si mette dentro il tubo di tutte le bici, anche quelle vecchie. Punzonare un telaio poi costa caro, e rischi di storcere i tubi o di far saltare la vernice, e la bici si arrugginisce. Il chip è più facile, non serve neppure un registro, perché vai con il lettore e compare il nome del proprietario. C'è poi una password per riprogrammare se il mezzo cambia proprietario”.
Hai qualche altro consiglio per la sicurezza dei ciclisti?
“Legate le vostre bici sempre vicino a dove andate, se vi spostate portatela con voi e parcheggiate in modo da averla sott'occhio. In generale, ovviamente, legatela in posti illuminati, visibili e trafficati, in modo da rendere più visibile anche il ladro. Per lo stesso principio, cercate di legarla in modo eccentrico: appesa a un palo o a una ringhiera, a testa in giù, sollevata da terra. Se nel tuo gruppo ci sono altri ciclisti, legate una bici al palo e le altre tra loro. Catene e bloster devono essere il più corti possibile, ma comunque devono arrivare ad agganciare anche il palo. Legate sempre il telaio e la ruota anteriore (la più facile da portare via) e poi accendete un cero alla madonna”.
lunedì 13 maggio 2013
Ciemmona 2013
Ci siamo anche quest'anno per la decima volta si svolgerà a Roma, al Ciemmona, critical mass interplanetaria!
L'inizio dell'evento sarà il 31 maggio e durerà fino al 2 giugno. Abbigliamento stravagante e bici addobbata a festa sono consigliati, il sorriso invece è d'obbligo.
Biciclette, tricicli, pattini, skateboard, tall-bike, tandem, risciò e anche i piedi sono gli unici mezzi accettati insieme a tutti i mezzi non a motore.
Venerdì 31 maggio: quest'anno critical mass Roma celebra il suo undicesimo compleanno, si parte come sempre in puntuale ritardo dalle 18:30 da Piazza Vittorio. Il percorso? Come sempre deciso all'istante dalla testa della massa!
Maggiori informazioni qui: https://www.facebook.com/ events/1059593854180746/
Sabato 1 giugno: 10ª Ciemmona. Si parte alle ore 16 dall'Auditorium (https://maps.google.it/ maps?q=auditorium&aq=f&um=1 &ie=UTF-8&hl=it&sa=N&tab=w l). Lucidate le cromature e assicuratevi che i campanelli e le trombette suonino a dovere, portate qualcosa da condividere coi compagni di pedalata e lasciatevi cullare dalle onde della critical mass più grande
dell'universo.
Domenica 2 giugno: dopo due giorni di pedalate ce ne andremo a fare un meritato bagno nel mare inquinato di Ostia. Come? Pedalando, chiaro! Partenza alle 11:30 da Piazzale Ostiense.
Maggiori informazioni qui: https://www.facebook.com/ events/393190617443167/
Per info: potete contattare la pagina della Ciemmona (https://www.facebook.com/ ciemmona) oppure scrivere a: info@ciemmona.org
domenica 12 maggio 2013
venerdì 10 maggio 2013
Terra Futura
Dal 17 al 19 maggio si svolgerà la decima edizione di Terra Futura, mostra-convegno che riunisce ogni anno le migliori energie e proposte della società civile, delle istituzioni e delle imprese impegnate nella costruzione di un futuro sostenibile e più equo per tutti.
Molti gli espositori e gli eventi che si terranno per l'occasione. La FIAB sarà presente con uno stand dove potrete avere tutte le informazioni relativamente all'organizzazione e alla ciclabilità. Sarà inoltre presente un'area interamente dedicata alla mobilità sostenibile.
L'ingresso è gratuito.
giovedì 9 maggio 2013
Ricerca bici rubata a Firenze
mercoledì 8 maggio 2013
martedì 7 maggio 2013
Consigli utili per i cicloturisti alle prime armi :)
Riporto alcuni consigli comparsi ieri sul GreenMe per cicloturisti alle prime armi. Per i cicloturisti più esperti potranno sembrare suggerimenti scontati ma secondo me per chi si appresta a fare il primo viaggio in bici possono essere utili. Vediamoli dunque.
1) I percorsi da scegliere e pianificare
Se vi state avvicinando per la prima volta al mondo del cicloturismo e non siete particolarmente allenati allo sforzo fisico, è opportuno optare per un percorso molto semplice, con poche difficoltà, che consenta di tornare rapidamente alla base in caso di inconvenienti o problemi. È sconsigliato (e tra l’altro anche inutile) avventurarsi su percorsi lunghissimi e itinerari faticosi: rischierete di fallire, deludere le aspettative, stancarvi inutilmente e rinunciare ad ogni eventuale ulteriore viaggio in bici. Iniziate con un itinerario alla vostra portata; ad esempio un sentiero che corre lungo un fiume, un percorso intorno ad un lago, o lungo una via ferroviaria.
2) Studiare bene il percorso da seguire
Prima di partire è bene documentarsi accuratamente e con un certo anticipo, per non ritrovarvi improvvisamente di fronte a problemi difficili da gestire. Per questo è opportuno studiare la zona da visitare, capirne le criticità, raccogliendo informazioni sui possibili pericoli.
Per questo basta cercare online ormai ci sono tantissimi siti in cui si possono trovare molte informazioni.
Per questo basta cercare online ormai ci sono tantissimi siti in cui si possono trovare molte informazioni.
3) L’allenamento? Anche poco, purché sia costante!
Avete paura di non essere all’altezza, perché non riuscite ad allenarvi molto? Non preoccupatevi! Il cicloturismo non richiede necessariamente la preparazione atletica di Coppi o Bartali; pertanto se voi e le persone con cui avete in mente di organizzare la vacanza non avete l’abitudine di percorrere ogni giorno decine e decine di chilometri, è sufficiente pianificare delle piccole sessioni di allenamento. Non dovete costringevi ad ore e ore di corsa estenuante: è sufficiente ritagliarsi due ore consecutive un paio di volte a settimana, cercando di mantenere una velocità di almeno 10-15 chilometri orari. In questo modo sarete in grado di sostenere un viaggio in bicicletta di tutto rispetto, percorrere distanze interessanti e fermarvi anche a guardare la bellezza dei panorami che attraverserete.
4) Bicicletta ed equipaggiamento
Se non avete ancora acquistato una bicicletta e volete farlo proprio in occasione del vostro prossimo viaggio in bici, è bene che sappiate alcune cose fondamentali. Una bicicletta leggera è naturalmente meglio di una bici pesante, ma evitate di spendere cifre assurde per un mezzo che userete poco durante l’anno, specie se siete alle prime armi. Optate per una bicicletta da turismo: robusta, ma leggera; ha il cambio e permette di tenere una postura comoda. Se invece avete la vostra cara vecchia mountain bike e preferite non cambiarla, sostituite i copertoni originali con un modello più liscio e scorrevole. E per i bagagli? Scegliete un portabagagli che non sia troppo leggero (rischia di rompersi) e che sia piuttosto robusto. Ricordate che quelli che si agganciano posteriormente sono solitamente più stabili e sicuri di quelli anteriori. Davanti, attaccata al manubrio, agganciate piuttosto una borsetta per gli accessori che utilizzate più frequentemente, come portafogli, cellulare, cartina, macchina fotografica, ecc. Non dimenticate il casco! Nelle borse dovrete mettere l’essenziale: magliette a maniche corte per gli spostamenti, quelle a maniche lunghe per quando vi fermerete, pantaloncini corti e lunghi, un paio di giacchetti e – se il vostro viaggio sarà lungo – mettete nella borsa anche un pezzo di sapone solido per panni: lavare ogni tanto qualche maglietta o pantaloncino sarà meglio che riempire la borsa da viaggio di cambi. Ricordate naturalmente anche di ritagliare uno spazio per la borraccia.
Aggiungo io se viaggiate d'estate anche la protezione per il sole...
5) L’alimentazione di chi viaggia in bici
L’alimentazione è un altro aspetto cui prestare particolare attenzione nel momento in cui decidete di intraprendere un viaggio in bicicletta. Per sostenere sia l’allenamento preparatorio alla vacanza, sia i chilometri in bici che percorrerete ogni giorno, è necessario seguire alcune regole alimentari semplici ma fondamentali. La colazione – ad esempio – deve essere ricca di carboidrati, riducendo al minimo le quantità di latte o derivati. Via libera quindi a succhi di frutta, tea e caffè e cereali. Il pranzo invece deve essere ricco di carboidrati, come pasta, riso o cereali, e frutta, in grado di ripristinare i sali minerali perduti e le vitamine necessarie per sostenere gli sforzi. La cena dovrà essere invece ricca di proteine e verdure fresche, meglio se crude, che potranno aiutarvi a recuperare maggiormente i sali minerali persi durante la giornata. Non escludete, durante l’arco della giornata, l’assunzione di qualche integratore (senza eccedere), ma soprattutto ricordatevi di bere spesso!
Non mi resta che augurarvi buone pedalate!
Fonte: Verdiana Amorosi, Cicloturismo: 5 consigli utili per godersi un viaggio in bici
domenica 5 maggio 2013
sabato 4 maggio 2013
Mobilità Nuova, foto della manifestazione
Da La Repubblica ecco le foto della manifestazione di oggi a Milano: foto
Che dire, mi sembra che la manifestazione sia riuscita bene, quindi un bravo agli organizzatori!
Che dire, mi sembra che la manifestazione sia riuscita bene, quindi un bravo agli organizzatori!
Le migliori ciclabili in Italia per andare in vacanza in bici
Alcuni suggerimenti per chi sta pensando di farsi una vacanza in bici. E' uscita pochi giorni fa su AGI la lista delle migliori piste ciclabili d'Italia per appunto fare vacanze in bici. Vediamo quali sono:
Pista Ciclabile Area 24 - San Remo
Con i suoi oltre 20km questa ciclabile è percorsa ogni anno da numerosi pedoni e ciclisti. La pista si snoda sul tracciato costiero della vecchia ferrovia che congiungeva Ospedaletti a San Lorenzo al Mare e offre un panorama mozzafiato sul Ponente Ligure.
Ciclabile della Pusteria (San Candido - Lienz)
Immersa nel verde dell’Alto Adige questa pista collega San Candido all’Austria lungo un percorso prevalentemente in pianura e discesa che può essere affrontato anche da ciclisti poco allenati. Per semplificare ulteriormente le cose è possibile effettuare il ritorno in treno con trasporto bici al seguito.
Ciclabile della Drava
La ciclabile della Drava parte dalle sorgenti del fiume Drava a Dobbiaco e si estende fino a Marburgo in Slovenia lungo un percorso che supera i 350 km complessivi. Immersa per gran parte nel verde, questa pista attraversa paesaggi meravigliosi che ricompensano i viaggiatori per lo sforzo della pedalata.
Ciclabile della Pusteria (Dobbiaco - Rio Pusteria)
Da Sesto Pusteria, seguendo quella che d’inverno è una pista da fondo, si scende fino a San Candido per proseguire poi verso Brunico. Sebbene non presenti particolari difficoltà, la strada in alcuni tratti è sterrata ed è adatta ai bambini solo se abituati a percorsi di questo genere.
Pista ciclabile Malles
Lungo l’Adige, immersa tra meleti e il verde delle montagne, questa pista ciclabile attraversa il Trentino Alto Adige da Malles a Merano. Un bellissimo percorso per appassionati del pedale che desiderano rilassarsi tra paesaggi suggestivi, adatto alle famiglie e a coloro che amano pedalare in mezzo al verde, tra i graziosi borghi della valle, attraverso percorsi agevoli.
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venerdì 3 maggio 2013
Bike to work day - 9 maggio
Mi raccomando giovedì 9 maggio tutti a lavoro in bici!
giovedì 2 maggio 2013
Sabato 4 maggio manifestazione Mobilità Nuova
Vi ricordo che questo sabato 4 maggio ci sarà la manifestazione della Rete Mobilità Nuova.
Partenza alle 14:30 da Piazza Duca d'Aosta. Qui il percorso.
Mi raccomando, non potete mancare!
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mercoledì 1 maggio 2013
Sempre più piste ciclabili ma sono all'altezza?
Servizio di RaiNews24 sulle piste ciclabili in Italia basato su un'indagine di Altroconsumo.
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